L’infezione da coronavirus 2019-n-CoV scoppiata in Cina è una “emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”? E’ questa la principale domanda alla quale dovranno rispondere oggi gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità convocati d’urgenza a Ginevra. Gli esperti dovranno decidere se la nuova infezione virale sia definibile come PHEIC, sigla derivata dall’inglese ” “public health emergency of international concern”. In caso di risposta affermativa sicuramente sarà necessario porrè in atto ulteriori misure per prevenire il contagio, oltre quelle già attuate a livello internazionale.
Nel frattempo sembra sempre più fondato il sospetto che l’infezione possa propagarsi anche da persona a persona, e non provenire solo dagli animali. Infatti l’ultimo comunicato diffuso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce di un caso identificato in Corea del Sud in una donna di 35 anni, la qual rientrava dalla città cinese di Wuhan ma che non avrebbe avuto contatti con animali. Il caso è stato identificato mediante un particolare test che riconosce il virus attraverso il DNA, chiamato RT-PCR. La stampa internazionale riporta come sarebbe appena stato identificato un primo caso anche negli USA, in dettaglio nello stato di Washington. Altri casi sono stati già scoperti a Taiwan, in Australia e nelle Filippine.
I dati più aggiornati contano di 291 persone con infezione accertata, oltre 900 persone in Cina sono ancora sotto osservazione e sarebbero 6 i decessi riferibili al nuovo virus. Misure di sicurezza sono state messe in atto nei principali areoporti internazionali. Anche in Italia sono state organizzate delle misure di sicurezza ed in particolare all’areoporto di Fiumicino a Roma, dove da giovedì verranno impiegati dei particolari scanner per il controllo della temperatura corporea.