In ricordo del medico Stella, Presidente dell’Ordine di Varese

All’alba dell’11 marzo, all’Ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, nei presso di Como, è morto il dottor Roberto Stella dove si trovava ricoverato per insufficienza respiratoria causata dall’infezione da nuovo coronavirus Covid-19. Il dottor Stella svolgeva la sua attività professionale come medico di medicina generale nella città di Busto Arsizio, in provincia di Varese, e dal 2009 era Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Varese.

Ad annunciare la scomparsa del medico Roberto Stella il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), dottor Filippo Anelli, con un comunicato stampa rilasciato proprio la mattina dell’11 marzo: “Oggi è un giorno estremamente triste. Il Coronavirus – anche se la causa dovrà essere stabillita dall’Istituto Superiore della Sanità, pare essere questa – si è portato via in pochi giorni un amico, un collega, un presidente sempre pronto a spendersi per gli altri, senza risparmiarsi. Per i suoi pazienti, per tutti i medici e gli odontoiatri dei quali curava la formazione, in particolare quella ECM (Educazione Continua in Medicina, NdR). Purtroppo oggi è arrivata la notizia che temevamo e che nessuno avrebbe voluto sentire: Roberto Stella, da qualche giorno ricoverato in rianimazione, non ce l’ha fatta”.

Secondo diverse fonti il dottor Roberto Stella si era contagiato con il nuovo coronavirus svolgendo la sua attività di medico di famiglia. Laureatosi in Medicina nel 1978 a Milano, si era specializzato a Pavia nel 1984 in Ematologia. Nel corso della sua carriera ha ricoperto diverse cariche di prestigio, ed in particolare si dedicava alla formazione dei nuovi medici di medicina generale. Anche i giovani medici lo ricordano appunto come un professionista d’eccezione, ad esempio era sempre presente alle cerimonie di giuramento dei nuovi medici e per tutti riservava una parola di incoraggiamento o un consiglio.

Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio