Stretto chiuso: Scilla, Cariddi e Morgana a casa

L’ultima ordinanza  contingibile e urgente del Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, la n. 15 dell’8 aprile, pubblicata sul supplemento straordinario della GURS del 10/04/2020, n. 21, ha previsto, tra gli altri provvedimenti presi, all’articolo 5, che “gli spostamenti dei passeggeri via mare da messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa sono assicurati mediante quattro corse giornaliere A/R, da effettuarsi nelle fasce orarie dalle 6 alle 21. Detti spostamenti, dal 10 al 13 aprile, sono consentiti esclusivamente agli appartenenti alle Forze dell’Ordine, alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari nonché per comprovati motivi di gravità e urgenza”.

Questa chiusura repentina dello Stretto di Messina, l’impossibilità di passare da una sponsa all’altra dello stretto che divide la Sicilia dalla Calabria, ci ricorda la mitologia antica. Ritornano alla mente i versi di Omero e di Virgilio che cantavano di Scilla e Cariddi, mostri marini situati sulle sponde opposte delle due regioni ad impedire la navigazione. Invece il miraggio della Fata Morgana fa si che, in alcune giornate, i siciliani, dalla costa ionica fino ad Acireale, possano ancora quasi toccare le coste calabresi e vedere con nitidezza i bagliori provenienti dal faro di Capo Spartivento. Una magia, spiegata dalla scienza, che speriamo presto di tornare ad ammirare davvero.


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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio