Mentre in Italia il 25 aprile viene ricordato come il Giorno della Liberazione dal Nazifascismo; in tutto il mondo si celebra oggi la “Giornata mondiale della malaria” pur nella situazione di pandemia da Covid-19 dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità soltanto l’11 marzo scorso, con non poche polemiche.
Uno slogan speciale
Lo slogan di quest’anno è “Zero malaria starts with me“, la giornata venne istituita nel 2007 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quest’ultima tra l’altro nel documento, pubblicato il 9 aprile scorso dal titolo “Tailoring malaria interventions in the COVID-19 response” (Adeguare gli interventi sulla malaria nella risposta al COVID-19) stabilisce, oltre ad una guida tecnica specifica, proprio i principi generali degli interventi sulla malaria nel periodo della pandemia da Covid-19.
Un percorso ancora lungo nella speranza della “Zero malaria”
Per sconfiggere la malattia la strada risulta ancora lunga; infatti quasi la metà della popolazione mondiale risulta ancora esposta al rischio di contagio, soprattutto i bambini al di sotto dei cinque anni di età. Secondo i dati, fermi al 2015, nell’area sub-sahariana, ben 97 paesi risultano ancora interessati dalla possibilità di trasmissione di questa malattia.
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