Legionella: dopo il lockdown pericolo in agguato

L’Istituto Superiore della Sanità, in questo particolare momento caratterizzato dalla pandemia in atto, ha emanato il 3 maggio scorso il rapporto n. 21/2020 riguardante la “Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive e altri edifici ad uso civile e industriale, non utilizzati durante la pandemia COVID-19“.

La legionella, che nel 2018 ha registrato in Italia ben 518, è responsabile di una grave polmonite interstiziale denominata “malattia dei legionari”, nota anche come “legionellosi” ed anche di una sindrome lieve simil-influenzale detta “febbre di Pontiac”. Deve il proprio nome ad una epidemia che si verificò, nel corso dell’estate del 1976, in un gruppo di oltre 4.000 veterani della “American Legion” riunitosi in un albergo di Philadelphia causando il decesso di 34 persone su 221 infettati.

La legionella infatti può crescere all’interno degli impianti sia idrici che di condizionamento dell’aria, se sono presenti determinate condizioni anche di temperatura che ne favoriscono lo sviluppo. L’infezione nell’uomo avviene in genere respirando areosol, ovvero minuscole particelle di acqua sospese nell’aria, che veicolano il batterio. In questi due mesi di lockdown molti impianti di edifici sia civili che industriali sono rimasti inattivi. Il documento fornisce dunque quelle raccomandazioni tecniche e specifiche, relative alla prevenzione, controllo e gestione del rischio legionella nei vari impianti.

Un semplice controllo dei rubinetti a tutela della nostra salute

Nel documento si raccomanda tra l’altro il periodico controllo dei rompigetto installati nei rubinetti. La raccomandazione riguarda i grandi impianti, ma si tratta di una buona norma che tutti possiamo seguire anche a casa. Il rompigetto è un piccolo dispositivo meccanico che rende il flusso di acqua in uscita dal rubinetto più omogeneo, e sono dei dispositivi comunemente installati anche nei rubinetti domestici. Se sono presenti incrostazioni nei rompigetto possono generarsi degli spruzzi responsabili dell’emissione di areosol. Al contrario anche la mancata installazione dei rompigetto può causare la formazione di areosol, proprio a causa dell’impatto del getto d’acqua in uscita. Dunque dei rompigetto ben installati e puliti, e la loro periodica manutenzione, è parte integrante della lotta alla legionellosi. Un semplice controllo che possiamo fare nelle nostre case a tutela della salute nostra e di chi ci sta vicino.

Fontana di Milano e via Vittorio Emanule durante il lockdown
Milano durante il lockdown per l’emergenza coronavirus: una fontana in piazza Duomo sullo sfondo della via Vittorio Emanuele completamente deserta. Foto FP. Riproduzione riservata.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio