Trapianto di polmoni per Covid-19: giovane operato a Milano

Un trapianto record di polmoni al Policlinico di Milano ha salvato la vita ad un diciottenne. Si tratta del secondo intervento in Europa dopo quello di Vienna, mentre il primo è stato effettuato in Cina dove ha avuto inizio la diffusione della pandemia Covid-19. Il giovane, chiamato “Francesco”, un ragazzo perfettamente sano, subito dopo la festa per il diciottesimo anno, è stato colpito dall’infezione con gravi danni ai polmoni, risultando così incapace di respirare normalmente.

Il giovane viene improvvisamente colpito da febbre alta il 2 marzo scorso, e quattro giorni dopo viene con urgenza ricoverato in Terapia Intensiva all’Ospedale San Raffaele di Milano a seguito dell’aggravamento delle condizioni che lo portano ad essere intubato e ventilato meccanicamente. Le complicazioni non finiscono perché il 23 marzo i medici si vedono costretti, per tenerlo in vita, a collegarlo alla macchina ECMO (Extracorporeal Membrane Oxygenation) garantendo così l’ossigenazione dell’organismo attraverso quest’altra speciale macchina.

Per ben due mesi il giovane “Francesco” viene tenuto in vita, quando a metà aprile giunge il primissimo barlume di speranza grazie al confronto tra gli esperti dell’Ospedale San Raffaele e quelli della Chirurgia Toracica e Trapianti di polmone del Policlinico di Milano, quest’ultima diretta dal professore Mario Nosotti. Dal rapporto scientifico del professore Mario Nosotti col professore Jing-Yu Chen dell’Ospedale di Wuxi in Cina, che per primo ha applicato questa tecnica, sono stati affrontati e risolti i problemi legati all’operazione di trapianto. Al Policlinico di Milano – ha sottolineato il direttore generale dottor Ezio Belleri – sono stati eseguiti 34 trapianti di polmone nel corso del 2019, e ben 9 nel primi mesi del 2020 di cui 4 proprio durante la pandemia.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio