“Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi – sono le parole del ministro della Salute Roberto Speranza –è per questo che abbiamo scelto la linea della massima prudenza“. Con una ordinanza disposta il 9 luglio, sentiti gli altri ministri degli Esteri, dell’Interno e dei Trasporti, il ministero della Salute ha disposto il divieto di ingresso in Italia per coloro che arrivano da paesi ad alto rischio oppure che nei 14 giorni precedenti, hanno soggiornato o semplicemente transitato in questi stati: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Sono stati sospesi anche i voli aerei sia diretti che indiretti. Tutto ciò a seguito delle risultanze degli ultimi giorni su passeggeri che sono stati trovati positivi alla pandemia da Covid-19 ed atterrati negli aeroporti sia di Milano Malpensa che al Leonardo da Vinci di Fiumicino in Roma, provenienti dal Bangladesh. A tutto ciò si aggiungono i vari focolai scoppiati in alcune strutture come macelli e ditte di logistica e trasporti.
Obbligo di quarantena da 15 paesi
Vi sono poi 15 paesi per i quali i viaggiatori devono osservare la quarantena di 14 giorni: Algeria, Australia, Canada, Cina, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Thailandia, Tunisia ed Uruguay. In effetti per quanto riguarda la Cina la situazione è ancora in sospeso in attesa che venga garantito lo stesso diritto ai cittadini europei.
La situazione attuale prevede inoltre che, dal 3 giugno scorso, l’ingresso in Italia è libero per quanti provengono dai paesi membri dell’Unione Europea, dai paesi che aderiscono allo Spazio Schengen, Regno Unito e dall’Irlanda del Nord, come anche dai microistati europei (Andorra, Città del Vaticano, Repubblica di San Marino, Principato di Monaco): costoro non devono giustificare il motivo dell’ingresso e non devono osservare un periodo di quarantena.
Aggiornamento del 17 luglio: blocco ingressi per tre stati dei Balcani
Altri tre stati si aggiungono alla lista dei paesi a rischio Covid-19: il ministro della Salute, Roberto Speranza, il 16 luglio ha firmato una nuova ordinanza con la quale chiunque provenga o sia stato nei 14 giorni precedenti in Serbia, Montenegro e Kosovo, non potrà entrare in Italia. Per tale motivo il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga ha richiesto maggiori controlli lungo la frontiera. Continua, intanto, ad aumentare nel mondo il numero di contagiati, 13.285.000, e di decessi, 578.110, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.); in Italia i contagiati raggiungono la cifra di 243.736 con 35.017 decessi, con la Lombardia che registra sempre nuovi casi di contagio, assieme ad altre regioni.
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