L’Istituto Italiano di Statistica, in collaborazione con il Ministero della salute ha appena presentato i risultati di una indagine sulla sieroprevalenza condotta sul campo dalla Croce Rossa Italiana con l’aiuto delle varie Regioni. Il numero delle persone che sarebbero entrate in contatto con il Covid-19 sarebbero 6 volte di più del totale dei dati ufficiali tramite l’identificazione del RNA virale. La Regione Lombardia avrebbe raggiunto il livello massimo di sieroprevalenza con un valore del 7,5%, vale a dire 7 volte quello rilevato nel Sud Italia e, in particolare, la provincia di Bergamo una punta di 24% e Cremona una punta del 19%. Ben otto regioni hanno un valore di sieroprevalenza inferiore all’1%; si tratta delle Regioni Sicilia, Sardegna, Puglia, Umbria, Basilicata, Campania, Molise e Calabria. I bambini della fascia di età fino a 5 anni hanno rilevato un tasso di sieroprevalenza dell’1,3%, mentre gli ultraottantenni dell’1,8%. Circa il 30% delle persone con anticorpi risulta asintomatico: questo dato rileva quanto vasta sia la popolazione che potrebbe contribuire prossimamente ancora alla diffusione del Covid-19 senza ricorrere ai dispositivi di protezione.Tra i sintomi ricorrenti che sono stati riscontrati nella popolazione si rilevano febbre, tosse e mal di testa, a volte associate alla perdita del gusto e dell’olfatto, od anche a stanchezza e dolori muscolari.
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