“For the discovery of Hepatitis C virus” con questa motivazione, nella mattinata del 5 ottobre, l’Assemblea dei premi Nobel al Karolinska Institutet di Soma in Svezia, ha annunciato anche sui sui social l’assegnazione del premio Nobel per la medicina e fisiologia 2020 congiuntamente a due virologi americani, Harvey J. Alter e Charles M. Rice, ed al britannico Michael Houghton.
Epatite C: il perchè dei premi Nobel di quest’anno
Il riconoscimento di quest’anno assume particolare significato con il dilagare della pandemia da Covid-19 per l’importanza data alla ricerca medica. Anche la premiazione, prevista nel corso del mese di dicembre, verrà effettuata in modo virtuale: per i vincitori è prevista una medaglia d’oro ed un premio in denaro di 10 milioni di corone svedesi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) l’epatite C risulta responsabile di circa 71 milioni di casi nel mondo e di circa 400 mila decessi: oggi, grazie alla scoperta, sono resi disponibili esami del sangue sensibili al virus, eliminando l’epatite post trasfusione con netto miglioramento della salute globale. Con l’identificazione del virus dell’epatite C i tre ricercatori hanno contribuito notevolmente nella lotta contro questa grave malattia cronica, causa di cirrosi e di tumore al fegato. Ricordiamo che il premio Nobel per la medicina nel 2019 era stato assegnato a William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza per le scoperte sull’adattamento delle cellule alla disponibilità dell’ossigeno. La settimana per il conferimento dei premi Nobel continua con un intenso programma: per martedì 6 è previsto quello per la fisica, mercoledì 7 per la chimica, giovedì 8 per la letteratura, venerdì 9 per la pace e, infine, lunedì 12 ottobre quello per l’economia.
RIPRODUZIONE RISERVATA