L’emanazione del nuovo DPCM del 24 ottobre, pubblicato sulla Gazzetta del 25 ottobre, è stato fonte, questa volta, di proteste, pacifiche ma a volte con disordini, da Nord a Sud: Torino, Milano, Trieste, Roma, Napoli, Lecce, Reggio Calabria, Palermo, Catania e Siracusa; la validità è fino al 24 novembre. “Sono giorni difficili – ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza – la curva del contagio cresce nel Mondo. E in Europa l’onda è molto alta“.
Le nuove regole dalla ristorazione allo sport
Molte le misure introdotte con l‘attività dei bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie consentite tutti i giorni, compresa la domenica, dalle ore 5 sino alle ore 18. Regole sentite e sofferte: a Catania, dove i chioschi, qualcuno sin dalla fine dell’800, e che si trovano in quasi tutte le piazze, servono in continuazione “selz e limone” anche con un po’ di sale, i gestori cominciano a calcolare perdite considerevoli di incassi. Le istituzioni scolastiche secondarie dovranno fare ricorso alla didattica digitale integrata almeno al 75%; anche le università dovranno predisporre, sulla base dell’andamento della pandemia, piani di organizzazione della didattica in presenza e a distanza in funzione della esigenze formative.Viene solamente raccomandato di non spostarsi con mezzi pubblici o privati salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute e situazioni di necessità o per svolgere attività od usufruire di servizi non sospesi. Piazze e vie delle città potranno essere chiuse al pubblico dopo le ore 21 per evitare assembramenti; viene consentito l’accesso agli esercizi commerciali aperti ed alle abitazioni private. Solamente lo sport professionistico non si ferma, come anche le competizioni sportive nei settori professionistici e dilettantistici, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.), dal Comitato paralimpico (C.I.P.) e dalle varie Federazioni sportive e dagli Enti di Promozione Sportiva ; per il resto sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali ad eccezione di quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuano prestazioni rientranti nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Per l’attività sportiva o motoria all’aperto la distanza di sicurezza è fissata in almeno 2 metri. Addio a feste sia al chiuso che all’aperto, comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose; sospese le attività dei parchi divertimento e di quelli tematici; chiusi teatri e cinema, ma ingresso contingentato in musei e negli istituti di cultura. Solo modalità a distanza per convegni e congressi.
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