Sono in aumento le “zone rosse” locali in Italia per tentare di arginare le varianti del virus, soprattutto quella inglese che ha quasi raggiunto una percentuale del 20% dei nuovi contagi e, in alcune regioni, anche punte superiori, addirittura del 50% nelle provincie di Pescara e Chieti. La “zona bianca” con il ritorno alla normalità resta un miraggio. In Lombardia l’ordinanza n. 701 del 16 febbraio scorso, a firma del presidente, Attilio Fontana, prevede dalle ore 18 di oggi e fino al 24 febbraio la “zona rossa” per quattro comuni: Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese) con la chiusura anche di tutte le scuole di ogni ordine e grado.A Napoli su un viaggiatore rientrato dall’Africa, il tampone sottoposto a verifica da parte dell’Istituto Pascale e dall’Università Federico II ha evidenziato una rara variante analoga a 32 casi in Gran Bretagna e a qualcuno riscontrato in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti, denominata con la sigla B.1.525. In Abruzzo sono già da diversi giorni “zone rosse” le provincie di Pescara e Chieti, in Umbria la provincia di Perugia e diversi comuni della provincia di Teramo.Intanto l’I.S.S. (Istituto Superiore di Sanità) ha pubblicato la relazione tecnica della prima indagine sulla variante inglese del virus SARS-CoV 2 dal titolo “Prevalenza della variante VOC 202012/01, lineage B.1.1.7 in Italia”. L’indice Rt in Italia registra un’impennata passando da 0,84 a 0,95 con diverse Regioni e province (Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Puglia) con punte superiori ad 1.
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