Con decreto-legge del 12 marzo 2021, vengono previste nuove regole fino alla prossima Pasqua in Italia. Le regioni attualmente in “zona gialla” passano ad “arancione”, poi quando i casi accertati di infezione da Covid-19 superano il numero di 250 ogni 100 mila abitanti, si passa direttamente in “zona rossa”. La repentina diffusione del virus e, soprattutto, delle varianti (a Firenze l’11 marzo scorso registrata anche la “variante indiana”) ha spinto il Governo italiano ad inasprire previste in precedenza dal 24 febbraio al 27 marzo 2021. Le nuove misure avranno validità da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile, Pasqua e Pasquetta compresi. I presidenti di Regione o di Provincia Autonoma potranno disporre l’applicazione delle regole previste per la “zona rossa” quando l’indice del contagio supera i 250 casi ogni 100 mila abitanti ed anche quando le varianti generano forte diffusione del virus o determina malattia grave. Soltanto la Regione Sardegna rimane in “zona bianca”. Ricordiamo che, appena un anno fa, esattamente l’11 marzo 2020, il direttore generale dell’O.M.S., Tedros Adhanom Ghebreyesus, dichiarava il coronavirus pandemia.
A Firenze il primo caso di “variante indiana” del Covid-19
E’ stata individuata su un’infermiera appena vaccinata col siero Pfizer. Di questa variante se ne contano alcune migliaia in tutto il mondo e già 347 in Italia. Secondo l’Ordine dei Medici fiorentino i vaccini attualmente in commercio non risultano efficaci contro quest’ultima mutazione. Frattanto, dopo la segnalazione di alcuni eventi avversi, tra i quali anche dei decessi, registrati dopo la somministrazione di un lotto del vaccino AstraZeneca, contrassegnato con la sigla ABV2856, l’A.I.FA. (Agenzia Italiana del Farmaco), con il comunicato stampa n. 632 dell’11 marzo, ha deciso, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale del lotto sopra citato con riserva di assumere ulteriori provvedimenti in collegamento con l’E.M.A. (European Medicines Agency). Intanto il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’E.M.A. ha autorizzato l’uso del vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica Johnson&Johnson: si tratta del quarto vaccino raccomandato nell’Unione Europea.
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