Il decreto-legge del 22 aprile 2 21, n. 52, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 96, composto da 14 articoli e due allegati, prevede i contenuti essenziali della “certificazione verde”, di quella con guarigione come anche quella riferita ai test antigenici effettuati.
Il Ministero della Salute, intanto, sulla base delle indicazioni della Cabina di Regia effettuate in data 23 aprile, ha emanato 3 nuove Ordinanze con la suddivisione delle varie Regioni italiane da lunedì 26 aprile: in zona rossa rimane la Sardegna, con grave disappunto dell’assessore sardo alla Sanità, Mario Nieddu, che, da parte sua, sottolinea come ancora si “parla di dati vecchi” regionali.
In zona arancione la Valle d’Aosta e l’Italia meridionale con Puglia, Basilicata, Calabria e, infine, la Sicilia. In zona gialla vengono poste Piemonte, Lombardia, Province Autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio e Campania.
L’indice Rt in Italia scende ancora a 0,81 dal precedente dato settimanale di 0,85, ma ancora con le terapie intensive in sovraccarico in diverse Regioni. Le Regioni con Rt maggiore di 1 sono: Molise 1,49, Basilicata 1,24, Calabria 1,03 e Sicilia, ancora caratterizzata da comuni in “zona rossa”, 1,12. Le Regioni e le Province Autonome con l’indice inferiore ad 1 risultano: P. A. di Bolzano 0,77, P. A. di Trento 0,75, Valle d’Aosta 0,94, Piemonte 0,66, Lombardia 0,72, Veneto 0,71, Friuli Venezia Giulia 0,61, Emilia Romagna 0,73, Liguria 0,82, Toscana 0,88, Umbria 0,89, Marche 0,69, Abruzzo 0,84, Lazio 0,78, Campania 0,92, Puglia 0,84 e Sardegna 0,97.
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