Dichiarazione di Roma: gli impegni del G20 per la salute globale

Si è svolto solamente in streaming, sotto la presidenza di turno italiana del G20 ed in collaborazione con la Commissione europea, il “Global Health Summit”, a Roma lo scorso 21 maggio.  Aprendo il Summit il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha evidenziato come “si deve vaccinare il mondo e farlo rapidamente, la priorità è vincere la pandemia in vista delle future”. Il Summit è  stato visto come una vera opportunità per il G20 e per i leader mondiali invitati per condividere la lezione appresa durante l’attuale pandemia da Covid-19. A conclusione è stata redatta la “Dichiarazione di Roma”, documento di cinque pagine, ma con i Grandi divisi sullo stop ai brevetti richiesti dai Paesi in via di sviIuppo. La priorità rimane una estesa immunizzazione, definita “bene pubblico globale” tramite un contributo al programma Covax previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.).

Ecco i principali impegni assunti nella “Dichiarazione di Roma”:

– rafforzare il sistema medico multilaterale e sostenere l’obiettivo di raggiungere un recupero sostenibile e inclusivo che consentirebbe a tutti gli esseri umani di beneficiare dei migliori standard di cura;

– promuovere un sistema commerciale multilaterale che garantisce un flusso di fornitura aperta, resiliente, diversificata ed efficiente lungo tutta la catena relativa alle emergenze sanitarie;

– garantire a tutti un accesso tempestivo, equo ed economico ad una prevenzione di qualità sicura ed efficace;

– sostenere i Paesi a basso e medio reddito nell’acquisizione di conoscenze e nello sviluppo di capacità di produzione locale o regionale;

-investire nel personale sanitario in tutto il mondo e nei laboratori di analisi mediche e zoologiche in modo che dati e campioni possano essere scambiati rapidamente in caso di crisi;

– investire nella cooperazione locale, internazionale e multilaterale nel campo della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione negli strumenti sanitari;

– coordinare misure e risposte in tempi di crisi farmaceutica e non farmaceutica come parte di una ripresa sostenibile ed equa. 

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Autore dell'articolo: Fabio Pirracchio

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