Nel mondo sono ben 11 le varianti del Covid sotto osservazione e tra le quali cinque iniziano a preoccupare gli studiosi. In Italia è attualmente molto diffusa la “variante alfa”, denominata in precedenza “inglese“, che pian piano sta per essere soppiantata da quella “indiana“, chiamata ora “variante delta“.
Un’altra variante, la “epsilon“, identificata in California con tre mutazioni resistenti agli anticorpi, sta iniziando a diffondersi ed è stata inclusa dall’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) tra le varianti sotto osservazione (VOI – variants of interest). In alcune regioni italiane, a causa della mutazione del virus e, in particolare della “variante delta”, la tendenza verso la crescita dei casi positivi si sta confermando in alcune Regioni: si tratta di Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia. Per i momento i parametri registrati sono sotto i 50 casi ogni 100 mila abitanti che determinerebbero il passaggio automatico ad “area gialla”: un vero rischio per l’estate. Il tasso di positività ha superato, infatti, la soglia di 1 per attestarsi ad 1,2%. Si prospetta la possibilità della variazione dei parametri che determinano i profili di rischio per le Regioni e le Province Autonome per l’assegnazione delle aree come ad esempio l’effettuazione giornaliera dei tamponi ogni 100 mila abitanti ed il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali.
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