L’incremento dei contagi in quasi tutte le province dell’isola, associato all’innalzamento dei ricoveri sia in terapia intensiva che nei reparti ordinari, ha determinato il passaggio da “area bianca” ad “area gialla” a partire da lunedì 30 agosto, e che viene prorogato fino al 19 settembre. Le criticità si erano registrate già nella settimana successiva al ferragosto e potrebbero portare la Sicilia, addirittura nelle prossime settimane, ad “area arancione” nel corso del mese di settembre in considerazione dei nuovi casi di contagio che si registrano con numeri da primato rispetto al resto d’Italia. Anche altre Regioni italiane, come la Sardegna e la la Calabria, stanno correndo questo rischio con i vari parametri vicini ai limiti. La Sicilia ha confermato, infatti, il triste primato nazionale di Regione con il più alto dato di incremento giornaliero di contagi, sempre a 4 cifre (punta di 1.600 casi il 30 agosto scorso). Con l’aumento del numero di ricoveri nei reparti di terapia intensiva dei vari ospedali siciliani vengono sospesi i ricoveri in alcuni reparti ordinari come all’Ospedale Cervello di Palermo per fare posto ai pazienti contagiati. Il 4 settembre il Presidente della Regione, Nello Musumeci, ha inviato una nota a tutti i nove prefetti dell’isola sollecitando maggiori controlli al fine di scoraggiare “gli indisciplinati e alimentare fiducia nelle persone responsabili di fronte a un pericoloso calo di tensione”. In Sicilia, “area gialla”, aumentano i Comuni posti in “area arancione”, ben 11 in totale: nuova proroga fino al 9 settembre per Barrafranca (Enna) e Niscemi (Caltanissetta, mentre viene emanata un’ordinanza regionale per altri 9 di cui 8 in provincia di Siracusa (Augusta, Avola, Francofonte, Ferla, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini) e Catenanuova (Enna).
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