Il ministro della Salute, Roberto Speranza, con un annuncio apparso sui social, ha dichiarato di aver firmato una nuova ordinanza che prevede il passaggio della Regione Sicilia da “area gialla” a “bianca”, la più bassa per quanto prevedono le restrizioni, già a partire da sabato 9 ottobre secondo anche le previsioni dell’assessore regionale della Sanità, Ruggero Razza.
La Sicilia è stata posta in “area gialla”, unica fra tutte le Regioni italiane, dal 30 agosto scorso per lo sforamento contemporaneo dei tre parametri previsti in campo nazionale (oltre 50 casi ogni 100mila abitanti, occupazione posti letto per pazienti Covid-19 superiore al 15% e posti letto in terapia intensiva oltre il 10%).
Intanto prosegue la campagna di vaccinazione soprattutto in quelle province ed in alcuni comuni isolani dove la percentuale dei vaccinati non ha ancora raggiunto un alto numero di persone: si tratta di Catania, Messina e Siracusa. Il presidente della Regione , Nello Musumeci, si augura di poter raggiungere, entro la fine del mese di ottobre, l’80% delle persone vaccinate, addirittura il 90% nel capoluogo siciliano Palermo, e nel contempo sollecita l’intervento del Governo centrale con ulteriori finanziamenti per “recuperare le prestazioni sanitarie che hanno ingolfato le liste d’attesa per via del Covid”. Un comune del siracusano, Francofonte, si trova fino al 13 ottobre in “zona arancione”. Intanto una nuova ordinanza regionale pone in “zona arancione” anche un grande comune della Provincia di Catania, Mascalucia, in arancione da domenica 10 ottobre fino a mercoledì 20 ottobre in seguito all’alto dato di contagi e al basso numero di vaccinati registrato.
La situazione in provincia di Messina
Le preoccupazioni delle autorità sanitarie si concentrano però sulla provincia di Messina dove ben 21 comuni presentano un tasso di vaccinazioni tra il 50% ed il 60% al di sotto della media regionale del 75%: si tratta di Alì, Alì Terme, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Giardini Naxos, Itala, Leni, Lipari, Pace del Mela, Rometta, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, San Filippo del Mela, Scaletta Zanclea, Savoca, Tortorici e Valdina. In particolare la “zona no vax” interessa la parte della provincia che si affaccia sul mar Jonio.
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