Dopo numerose pubblicazioni, apparse nel mondo e su diverse riviste scientifiche, fra cui una pubblicata sulla rivista scientifica Nature dal titolo “More than 50 long-term effects of Covid-19: a systematic review and meta-analysis”, la quale ha riassunto le 15 migliori ricerche scientifiche tra le oltre 18mila pubblicate nel mondo, l’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noto un documento con la definizione del “Long Covid” e i criteri per la diagnosi.
La definizione OMS – WHO della sindrome post Covid19
E’ stato il dottor Hans Kluge, direttore di O.M.S. Europa, nel mese di febbraio scorso a parlare per primo del “Long Covid” durante una conferenza confermando come un contagiato su dieci ne risulta affetto. Dapprima considerata una “sindrome misteriosa” adesso l’O.M.S. la classifica come “post-Covid condition“, quindi una condizione dovuta al post-Covid, con questa precisa definizione: “La condizione post Covid-19 si verifica in individui con una storia di probabile o confermata infezione da SARS-COV-2, di solito a 3 mesi di distanza dall’inizio del Covid-19 con sintomi che durano per almeno 2 mesi e non possono essere spiegati da una diagnosi alternativa“. Si segnalano, in alcuni studi, 12 sintomi prevalenti, in altri 55, in altri ancora ben oltre 200 diversi: i più comuni sarebbero affaticamento, mancanza del respiro, disfunzioni cognitive (brain fog), perdita dell’olfatto e/o del gusto, cefalea. I sintomi compaiono in genere entro tre mesi dalla infezione e durano due mesi circa e possono variare nel decorso del tempo. Secondo la rivista scientifica “Lancet” il “Long Covid” rappresenta “una sfida medica moderna di primo ordine”. Ad essere colpite sarebbero di più le donne, le persone con età tra i 35 ed i 69 anni, quelle che lavorano nel settore della sanità e, della assistenza sociale.
In quali ospedali sono stati organizzati gli ambulatori post – Covid?
In Italia diversi ospedali hanno attrezzato reparti oppure ambulatori per la cura del “Long Covid”: a Catania l’Ospedale Garibaldi Centro, l’unico in Sicilia e nel Sud Italia con pazienti provenienti da diverse zone, a Roma il Policlinico Gemelli ed il Salvador Mundi, a Genzano (Roma) l’ex Ospedale De Sanctis, a Milano ed hinterland il Niguarda, il San Raffaele, gli Ospedali di Magenta ed Abbiategrasso, a Cremona la Casa di Cura S. Camillo. Verso il centro Italia troviamo a Lucca il San Luca, a Pisa l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, a Pesaro l’Azienda Ospedaliera Marche Nord, ed a Brindisi l’Ospedale A. Parrino.
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