Bronchiolite: al via negli Stati Uniti la sperimentazione di un vaccino

Nei periodi invernali con l’alternanza delle temperature e con il clima quasi impazzito diventa un vero pericolo per i più piccoli la “bronchiolite” causata da un virus respiratorio, agente patogeno delle vie respiratorie dei bambini, caratterizzate dalla frequente gravità  delle manifestazioni cliniche (la stessa bronchiolite, ma anche polmonite e più raramente otiti o sindromi morfologiche); ogni anno ormai si ha la diffusione epidemica invernale. L’immaturità  del sistema immunitario dei bambini favorisce la bronchiolite provocata dal Virus Respiratorio Sinciziale per contagio di goccioline di saliva presenti nell’aria ed emesse quando si tossisce oppure quando si starnutisce in ambienti chiusi. Nei paesi più poveri del mondo spesso un’infezione del genere può determinare la morte e le stime dell’O.M.S (Organizzazione Mondiale della Sanità ) parlano di 200 mila morti ogni anno nel mondo. Negli Stati Uniti d’America sta per partire la sperimentazione di un vaccino per il virus respiratorio sinciziale (VRS). Il trial di fase 1, lanciato dal National Institute of Allergy and Infections Diseases (N.I.A.I.D.) nel Maryland valuterà  i  risultati di uno spray nasale, frutto dei ricercatori del St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis, prodotto da una casa farmaceutica: verranno analizzati due aspetti in questa prima fase, la sicurezza del vaccino e la capacità  di sviluppare una risposta immunitaria. Lo studio coinvolgerà  venticinque adulti in buona salute compresi dai 18 ai 45 anni e si svolgerà  presso il Cincinnati Children’s Hospital medical Center nell’Ohio. Il vaccino sperimentale contiene un virus neurino modificato (Sendai) che ha il compito di trasportare all’interno dell’organismo il materiale genetico del virus respiratorio sinciziale, necessario a scatenare la risposta immunitaria.

Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio