Il nuovo decreto-legge Covid, approvato dal Consiglio dei Ministri non senza contrasti questa volta, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede il ritorno delle “zone gialle” per le Regioni ed un “pass vaccinale” o “green card” per gli spostamenti, soprattutto verso quelle Regioni poste in “zona rossa” od “arancione”. La durata del provvedimento è prevista sino ad estate inoltrata e cioè sino al 31 luglio prossimo, data valida anche per la proroga dello stato di emergenza, mentre il coprifuoco rimane fermo sempre dalle ore 22 alle 5 dell’indomani, malgrado le insistenze delle varie Regioni e di parte della maggioranza governativa a spostarlo alle ore 23. Si prevede solo una prossima verifica prevista per metà del mese di maggio per introdurre variazioni. Saranno consentiti gli spostamenti fra le varie Regioni italiane, ma in caso di spostamenti verso altre ancora poste in “zona rossa” oppure “arancione” occorrerà essere in possesso di una “green card” o “pass vaccinale”, valido 6 mesi per coloro che risultano guariti dal Covid, oppure vaccinati, mentre il tampone con negatività avrà validità di 48 ore. E’ previsto sempre che permangono consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, salute ed urgenza pure verso le Regioni poste ancora in “zona rossa” ed “arancione”.
22 aprile: Giornata nazionale per la Salute della Donna
Si celebra oggi, 22 aprile, la VI edizione della “Giornata nazionale per la salute della donna” a ricordo del giorno di nascita di Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina nel 1986.La campagna di informazione e comunicazione “In seno alla salute”, destinata a promuovere la cultura della prevenzione e fare conoscere le conseguenze di alcune gravi patologie, è stata lanciata dal Ministero della Salute con la collaborazione delle Università degli Studi Tor Vergata di Roman e quella di Modena e Reggio Emilia: focus principale del progetto è il tumore al seno, patologia oncologica molto diffusa tra le donne. La pandemia da Covid-19 ha, infatti, determinato un accentuato rallentamento nei programmi di screening con effetti sulle diagnosi precoci causando il conseguente ricorso a più invasivi trattamenti.La giornata è stata promossa anche dalla Fondazione Atena Onlus, costituita nell’aprile 2001 ed impegnata nella ricerca in quanto “nel campo della medicina non ci si può limitare a quello che si fa oggi”.
RIPRODUZIONE RISERVATA