Si allarga l’area bianca: all’orizzonte il timore varianti Covid

Dapprima annunziata in conferenza stampa nel pomeriggio di venerdì 11 giugno, una nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 139  del 12 giugno, prevede il passaggio ad “area bianca” per le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Puglia e la Provincia Autonoma di Trento, a partire da lunedì 14 giugno. Lo erano di già diventate le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Umbria, Abruzzo, Molise e Sardegna. Rimangono ancora in “zona gialla” la Provincia Autonoma di Bolzano e le Regioni Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia; per queste si prevede il passaggio dal 21 o dal 28 giugno.

Le zone rosse della Sicilia

E proprio la Sicilia che insegue la “zona bianca”, è costretta a registrare l’istituzione di altre “zone rosse”: l’ultima riguarda un comune in provincia di Palermo, Gratteri, arroccato sulle Madonie e con un migliaio di abitanti, per un periodo dal 12 al 17 giugno, ma ve ne sono ancora altri comuni ,come ad esempio Aidone (Enna), Francofonte (Siracusa), Valledolmo e Prizzi (Palermo). Da diversi giorni la Sicilia registra, infatti, il maggior numero di contagi giornalieri tra le varie Regioni.Intanto è da registrare il ritorno del pubblico per una competizione sportiva: si tratta del Campionato europeo di calcio, la cui partita inaugurale si è disputata allo stadio Olimpico di Roma venerdì sera; per l’occasione è stata pubblicata apposita ordinanza per permettere il rientro del pubblico fino alle prime ore dell’indomani visto che il Lazio si trovava ancora in “zona gialla”.

I nuovi nomi delle varianti Covid

Da alcuni giorni l’Organizzazione mondiale della Sanità ha provveduto a rinominare le varianti del virus: quella inglese, chiamata dapprima VOC 202012/01 e nota anche come B.1.1.7, viene ribattezzata secondo l’alfabeto greco “alpha“; quella sudafricana chiamata dapprima 501Y.02 e nota come B.1.351, viene ribattezzata “beta“; quella brasiliana, chiamata P.1, assume la denominazione “gamma“, mentre quella indiana, con la sigla VUI-21APR-01 o B.1.617, diventa “delta“. La pericolosità della variante “delta” risulta pure dalle mutazioni che, nel frattempo, si stanno aggiungendo rispetto al ceppo originario: E484Q, L452R e P681R.

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio

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