Covid in Italia: continua la diffusione della variante Omicron

Scoperta in Sud Africa verso la fine del mese di novembre, la “variante omicron” si è propagata molto velocemente in tutto il mondo e, secondo i dati diffusi dall’I.S.S. (Istituto Superiore della Sanità), la “omicron” ha superato la “delta” in Italia. L’indagine è stata condotta in collaborazione con il Ministero della Sanità, con i 120 laboratori regionali, con il laboratorio della Sanità Militare e la Fondazione Bruno Kessler, ente di ricerca della Provincia Autonoma di Trento, ed ha coinvolto 2.632 campioni. Nella Regione Basilicata proprio la “omicron” ha raggiunto il livello del 100% dei nuovi casi, mentre la “delta” risulta predominante in Valle d’Aosta col 66,7% dei casi contro il 33,3% della “delta”. Ecco i valori registrati nelle altre Regioni: Molise (97,8%), Umbria (93,3%), Puglia (91,9%), Toscana (89,2%), Lombardia (88,7%), Lazio (85,4%), Sardegna 83,3%, Marche (82,0%). La “omicron” rimane ancora sotto la soglia dell’80% dei casi nelle restanti Regioni e nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano: Emilia Romagna (79,4%), Sicilia (78,8%), Abruzzo (77,8%9), Piemonte (76,8%), Liguria (76,7%), Provincia Autonoma di Trento (76,0), Calabria (71,4%), Campania /70,9%, Provincia Autonoma di Bolzano (54,2%).

La Regione Valle d’Aosta da lunedì 17 gennaio verrà posta in “zona arancione” e la Campania in “zona gialla” secondo le ultime ordinanze del Ministero della Salute; la Sicilia ancora in “zona gialla” vede altri 92 Comuni isolani posti in “zona arancione” per un totale di 138 su 391. 

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Autore dell'articolo: Mimmo Pirracchio

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