Tanti sono stati, nel corso di questi due anni, gli studi effettuati per risalire all’origine del Covid-19. Un recente studio svolto dal Dipartimento di Ecologia e Biologia Evolutiva dell’Università dell’Arizona (U.S.A.) diretto dal professor Michael Worobey, pubblicato sulla rivista scientifica Science, confermerebbe l’origine presso lo “Huanan seafood market”, il mercato degli animali vivi di Wuhan, tralasciando una delle tante ipotesi che sia sfuggito dal laboratorio. Lo studio è risalito alle prime fasi della pandemia sulla distribuzione dei primissimi casi venuti a conoscenza, dei mammiferi sensibili al SarsCoV-2 ed ai campioni positivi prelevati nell’ambiente. Nel ricostruire la mappa dei primi casi di contagio i ricercatori, determinando la posizione di 155 casi su 174 identificati dall’O.M.S. nel dicembre del 2019, sono arrivati a circoscrivere un’area tutta intorno al mercato di Huanan, mentre in un secondo momento l’epidemia ha coinvolto i quartieri più popolosi di Wuhan e da lì l’intero pianeta. Dopo la chiusura del mercato, infatti, l’analisi dei campioni ha confermato la presenza del Covid-19 sulle gabbie contenenti gli animali vivi, sui carrelli e fianco sulle griglie di scolo delle acque come anche nei campioni di acqua. Un altro studio, pubblicato sempre su Science, svolto da ricercatori dello Scripps Research Institute e della University of California San Diego a La Jolla, è giunto al medesimo risultato.
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